Emilio Arlotti, la PGF e l’Eccidio del Castello Estense
“Sul momento si può anche non accorgersene. Ma basta che uno sieda qualche minuto a un tavolino all’aperto del Caffè della Borsa, in Corso Roma, con davanti la rupe a picco, di un rosso quasi dolomitico, della Torre dell’Orologio, e poco più a destra la terrazza merlata dell’Aranciera, perché la cosa salti subito all’occhio. Giorno o notte che sia, difatti, estate o inverno; che piova o no: la gente se deve passare per di lì”
Bassani comincia così il suo “Una notte del ‘43”, racconto che narra la triste pagina dell’eccidio del Castello Estense, avvenuto la notte tra il 14 e 15 novembre 1943.
Perché ve lo raccontiamo? Perché su quella lapide che “sul momento si può anche non accorgersene” c’è anche il nome di un Presidente della Palestra Ginnastica Ferrara: Emilio Arlotti.
Come vi raccontiamo da sempre, la Storia della Palestra Ginnastica Ferrara è strettamente connessa a quella della Città di Ferrara, della quale da 145 anni è parte integrante del tessuto non solo sportivo ma anche storico, sociale e culturale.
Emilio Arlotti, Presidente della PGF e poi deputato e senatore del Regno d’Italia, è il primo, in ordine alfabetico, della lista degli 11 martiri fucilati in quella occasione.
Ad Emilio Arlotti, presidente all’epoca dei festeggiamenti per i 50 anni della fondazione della nostra società sportiva, si deve la produzione di quel capolavoro di memoria storica che è il libro “Palestra Ginnastica Ferrara 1879-1929”, scritto proprio in occasione della ricorrenza e che è, ancora oggi, uno dei testi storici più importanti della nostra Città.
Ai fatti di quella notte e al libro di Bassani s’ispirò poi Florestano Vancini per il suo film “La Lunga notte del ‘43”.
Anche oggi, in occasione dell’81° anniversario dell’Eccidio del Castello Estense, la Palestra Ginnastica Ferrara era presente alla celebrazione pubblica, prima davanti al Castello Estense e poi alla Torre della Vittoria.